Dalla ricerca scientifica...-Gestione dell ansia, Rilassamento, Mindfulness

COLLOQUIO INFORMATIVO GRATUITO su richiesta - Possibilitą di SEDUTE ONLINE via SKYPE o WHATSAPP

Rilassamento, Mindfulness & co.: notizie dalle Neuroscienze...

 
 
 
 
 
  • Esercizi di respirazione e yoga contro ansia e depressione
    Uno studio della University School of Medicine di Boston ha dimostrato l'efficacia di esercizi combinati di respirazione e Yoga nel ridurre i sintomi di ansia e depressione. Al termine del programma, che consisteva in sedute di gruppo e pratica a casa, gli stati d'animo positivi erano significativamente aumentati. (Journal of Psychiatric Practice Novembre 2019)
     
  • Un corso di mindfulness migliora la vita anche negli anni a seguire
    La prestigiosa rivista scientifica PLoS One ha pubblicato uno studio in cui si valutavano gli effetti a lungo termine di un corso di mindfulness di sette settimane (15 ore). A distanza di sei anni, chi aveva seguito il corso ha riferito una capacità di affrontare i problemi e un livello di benessere significativamente maggiore del gruppo a cui non era stata insegnata la mindfulness. Ciò si verificava anche se negli anni successivi al corso i soggetti non avevano proseguito a meditare regolarmente. (PLoS One Aprile 2018)
     
  • Il Rilassamento cura l'ansia
    Una revisione sistematica della letteratura scientifica ha confermato ancora una volta l'efficacia delle tecniche di rilassamento nel trattamento dei disturbi d'ansia (Arch. Psychiatr. Nurs. Aprile 2018)
  • Lo stress riduce il volume del cervello e danneggia la memoria
    Uno studio effettuato su un campione di persone di età media di 49 anni ha dimostrato che elevati livelli di cortisolo nel sangue, ormone che   viene  prodotto in abbondanza in condizioni di stress, era correlato con un minore volume del cervello e una minore efficienza nei test per la memoria. (Neurology, edizione online, Ottobre 2018)
     
  • La Mindfulness modifica il cervello
    Le Neuroscienze negli ultimi anni hanno prodotto numerose evidenze sperimentali a favore dell'efficacia della mindfulness. Questo metodo, derivato dalla meditazione buddista, è stato introdotto in ambito medico da Jon Kabat-Zinn. Essenzialmente la persona si allena a mantenere uno stato di consapevolezza non giudicante nei confronti della sua esperienza presente. Inaspettatamente, dedicare qualche minuto al giorno a questi semplici esercizi si è dimostrato efficace nel migliorare condizioni diverse quali ansia, depressione, disturbi alimentari ecc. Questi risultati clinici hanno spinto i neuroscienziati a verificare se ci fossero effetti dimostrabili a livello corporeo. Studi effettuati con la Risonanza Magnetica Funzionale hanno dimostrato che otto settimane di allenamento giornaliero determinavano dei cambiamenti strutturali in diverse aree del  cervello. In particolare: un aumento delle dimensioni e dell'attività della corteccia prefrontale, zona del cervello sede del pensiero razionale e importante centro di regolazione emotiva, e cambiamenti strutturali e funzionali nell'amigdala, la struttura cerebrale responsabile dell'ansia. (Brain and Cognition, Ottobre 2016)
  • Rilassamento efficace come un farmaco ansiolitico
    In uno studio il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson è stato comparato con un comune ansiolitico (Diazepam). Entrambi hanno dimostrato analoga efficacia nel ridurre l'attività elettrica del cervello di persone in stato di stress. (Eur Psychiatry, Febbraio 2015)

     
  • Il rilassamento negli anziani
    Una revisione sistematica ha evidenziato l'efficacia delle tecniche di rilassamento nella riduzione dell'ansia e della depressione in soggetti anziani (Aging Ment. Health, 2015)

     
  • Il Rilassamento agisce sul metabolismo energetico e diminuisce la risposta infiammatoria
    I ricercatori hanno studiato l'espressione genica nel sangue dei partecipanti ad un corso di rilassamento di otto settimane. Al termine della seduta di rilassamento si osservava un aumento della espressione dei geni connessi alla funzionalità dei mitocondri (le nostre "centrali energetiche'), dei geni dell'insulina e di altri geni implicati nel metabolismo energetico. In altre parole, il rilassamento aumentava la produzione e l'utilizzo di energia. Parallelamente si osservava una diminuizione di geni dell'infiammazione. (PLoS One, Maggio 2013)